Salkantay. Il primo giorno

Abbiamo dormito nelle due ore con cui la micro ci ha portato in questo piccolo villaggio di agricoltori e commercianti.  Da lì abbiamo raggiunto il punto in cui avremmo iniziato la nostra avventura, Challapancha.

Fatto il selfie di rito e una rapida colazione,  abbiamo iniziato a camminare, ritrovandoci immediatamente in un sentiero bellissimo a strapiombo sulla valle.
In un paio di ore siamo arrivati al camping, a Soraypampa, un campo con un tendone enorme ai piedi della laguna Humantay,  una stupenda laguna dai mille colori ai piedi di un enorme ghiacciaio.








Preparata le tende, ho avuto la brutta idea di chiedere ai ragazzi di tagliarmi i capelli. Ci dovrebbe essere anche un video in giro...

Cucinato il nostro primo "lauto" pranzo, abbiamo iniziato a salire per arrivare alla laguna, il punto più alto del giorno, circa 4500mt sopra il livello del mare.  Freddo, pioggia e vento. Anche se era solo un assaggio del freddo che avremmo sentito la notte.
La bellezza della laguna ci ha ripagato della fatica.






Erano le 7 di sera ed eravamo già quasi a zero gradi. Giocavamo a carte e un pinguino si è avvicinato in segno di solidarietà. È la prima e unica notte di freddo. Il giorno dopo saremmo saliti ma avremmo dormito poi nella selva. Ci aspettavano circa 10 ore di camminata.  Indubbiamente il giorno più duro.



Questo era quello che vedevamo al mattino. Il famoso Salkantay.



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