Salkantay. La discesa. Confusi e felici
Il terzo giorno si è svolto praticamente tutto nella selva. È stato il giorno più divertente. Ce ne sono capitate di tutti i colori. A cominciare dalla "perdita" di Cloé.
Qui abbiamo passato la notte
S'è messa in una carrucola che l'avrebbe dovuta trasportare da un lato all'altro del fiume. C'è stato solo un piccolo intoppo. Arnaud ha slacciato il nodo sbagliato e la corda che avrebbe dovuto trattenere Cloé se n'è andata con lei...
È stata una scena assurda. Cloé è riuscita a raggiungere l'altra sponda ma non avremmo potuto recuperarla senza una persona del luogo che incredibilmente ha allacciato un telo alla fune ed è passato di là portandosi la corda necessaria a ritornare...
Abbiamo pagato il servizio 25soles. Dopo che lui, rischiando la vita, ne aveva chiesto 10. Ancora più assurdo.
Rimessi in marcia, ci siamo fermati in un campo di maracuyá. Beh, impossibile resistere. Abbiamo scavalcato il recinto e abbiamo iniziato a mangiarne come se non ci fosse un domani. Deliziose.
Un'altra fermata l'abbiamo fatta quando abbiamo visto una specie di casetta costruita su un albero a strapiombo sul fiume.
Siamo arrivati a Playa Sahuayacco verso le 3 di pomeriggio. Lì avremmo dovuto proseguire per un altro paio d'ore ma c'erano dei bambini che giocavano con un pallone. Non ho resistito. Abbiamo giocato con loro e poi mangiato gli avocado e le banane raccolte strada facendo.
Troppo tardi per proseguire. Ed ecco la genialata. Abbiamo preso una micro e siamo andati a Santa Teresa. Avremmo dovuto essere lì dopo il Machu Picchu. Abbiamo solo anticipato 😀
Abbiamo passato tutta la serata, fino a mezzanotte, nelle terme. Dopo 3 giorni trekking e niente doccia era proprio quello che ci voleva. Oltre al fatto che l'acqua raggiungeva i 44gradi.
Il camping era fuori le terme. Qualche birra sotto le stelle e siamo crollati. Confusi e felici.
Il giorno dopo saremmo arrivati al Machu Picchu. Finalmente.
Qui abbiamo passato la notte
S'è messa in una carrucola che l'avrebbe dovuta trasportare da un lato all'altro del fiume. C'è stato solo un piccolo intoppo. Arnaud ha slacciato il nodo sbagliato e la corda che avrebbe dovuto trattenere Cloé se n'è andata con lei...
È stata una scena assurda. Cloé è riuscita a raggiungere l'altra sponda ma non avremmo potuto recuperarla senza una persona del luogo che incredibilmente ha allacciato un telo alla fune ed è passato di là portandosi la corda necessaria a ritornare...
Abbiamo pagato il servizio 25soles. Dopo che lui, rischiando la vita, ne aveva chiesto 10. Ancora più assurdo.
Rimessi in marcia, ci siamo fermati in un campo di maracuyá. Beh, impossibile resistere. Abbiamo scavalcato il recinto e abbiamo iniziato a mangiarne come se non ci fosse un domani. Deliziose.
Un'altra fermata l'abbiamo fatta quando abbiamo visto una specie di casetta costruita su un albero a strapiombo sul fiume.
Siamo arrivati a Playa Sahuayacco verso le 3 di pomeriggio. Lì avremmo dovuto proseguire per un altro paio d'ore ma c'erano dei bambini che giocavano con un pallone. Non ho resistito. Abbiamo giocato con loro e poi mangiato gli avocado e le banane raccolte strada facendo.
Troppo tardi per proseguire. Ed ecco la genialata. Abbiamo preso una micro e siamo andati a Santa Teresa. Avremmo dovuto essere lì dopo il Machu Picchu. Abbiamo solo anticipato 😀
Abbiamo passato tutta la serata, fino a mezzanotte, nelle terme. Dopo 3 giorni trekking e niente doccia era proprio quello che ci voleva. Oltre al fatto che l'acqua raggiungeva i 44gradi.
Il camping era fuori le terme. Qualche birra sotto le stelle e siamo crollati. Confusi e felici.
Il giorno dopo saremmo arrivati al Machu Picchu. Finalmente.
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